Abbiamo intervistato il cantautore Bergamasco Claudio Barzetti in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Deeodato”. Questo il risultato della nostra chiacchierata!
Si ritorna in scena, sempre carichi! Cos’è cambiato negli ultimi anni per Claudio Barzetti?
questi anni sono stati tosti, come per la maggior parte delle persone. Musicalmente ho tirato un po’ il fiato, riassumendo nel 2020 è uscito un mio EP dal titolo “Era Satomi a scrivere i pezzi”, ed ora torno con un singolo molto estivo: “Deeodato”.
Quali sono state le tue influenze principali per Deeodoato?
Deeodato è un tributo alla Disco music degli anni ’70, sviluppato però in chiave moderna e personale. Il pezzo parla di ognuno di noi e della difficoltà di concentrarsi sulle cose pratiche e utili, mentre restiamo circondati e bombardati dai social e uno tsunami di informazioni superflue
Quanto ha inciso il Covid nella tua vita artistica?
Ha inciso, come per tutti. Ma in realtà è arrivato in un momento in cui avevo già deciso di rallentare un po’ dal punto di vista artistico per questioni personali. Per me la musica è una compagna di vita, a volte è molto presente e vuole avermi tutta per sé, a volte meno
Cosa ti aspetti adesso dalla musica che produrrai?
Mi aspetto di riuscire a restare per sempre il mio primo fan, per me questa cosa è fondamentale. Continuerò a produrre musica fino al giorno in cui, riascoltando le mie canzoni, sarò orgoglioso del percorso effettuato
Con chi ti piacerebbe collaborare?
Jannacci e Dalla, ma per ovvi motivi non sarà possibile. Quindi direi Fulminacci o il Maestro Enzo Savastano
Progetti futuri?
Vediamo, a settembre uscirà sicuramente un nuovo singolo. Poi mi piacerebbe molto riuscire a produrre una registrazione live in studio, magari in diretta streaming.