Il progetto Oil On Canvas è un progetto per pochi, inutile girarci intorno e fare voli pindarici. Musica per pochi palati raffinati, per orecchie abituate a conoscere la bellezza e riconoscerla tra migliaia di canzoni e di dischi. La produzione ovviamente ha il suo merito ma l’ideazione del disco e la pittura musicale usata sulla tela di “Red” è un vero e proprio atto magico che sarebbe giusto tenere stretta. Ogni cosa è al suo posto come è giusto che sia, ogni nota trova la sua dimensione e si esprime al cento per cento dando la giusta importanza ad un progetto che vuole andare in profondità e non vuole fermarsi al primo ritornello utile. Tra tutti i brani che formano il disco in un sinuoso continum di bellezza, poesia e romanticismo abbiamo individuato i nostri brani preferiti ovvero: rovine in circolo e cuore malato.
Due singoli che dovrebbero uscire e fare il loro percorso il prima possibile.
Gli Oil On Canvas sono una band da conoscere e riconoscere, che non conoscono tempo e spazio ma che sicuramente si rilvogono ad un pubblico maturo abituato ad ascoltare “roba buona” e di qualità.
Progetti come il loro ovviamenete troveranno difficoltà ad affermarsi probabilmente a causa della loro incompatibilità con i tempi moderni ma siamo sicuri che la bellezza prima o poi verrà a galla e band come loro, siamo sicuri, saranno tra i migliori esponenti di un nuovo neo romanticismo cantautorale che prima o poi arriverà.
Gli Oil On Canvas sono un ottimo progetto che avrà ciò che si merita ed il disco potrà definirsi un classico dei nostri tempi per bellezza e raffinatezza. In sostanza, qualcosa da ricordare e da tenere nella propria collezione privata, per non dimenticarci quanto possa essere importante l’azione degli artisti nei nostri giorni, a ricordarci, che di bellezza si vive e si sopravvive. Sempre.