Alen, giovane rapper ferrarese, porta in auge un rap simile magari ad un cantautorato 3.0 in stile Ghemon, dove parole e melodie s’intrecciano per creare un ibrido tra mitragliatrice di parole e fluidità musicale. Il suo ultimo disco “Black” rappresenta proprio questo connubio, questa differenza tra qualcosa come Fabri Fibra e Carl Brave, un miscuglio di cose che sono semplicemente un nuovo pop pieno d’ispirazione. Ascoltando qualsiasi brano dell’album possiamo riconoscere chiaramente il suo stile, il suo perché, apprezzando a pieno il lavoro. Sperando di non aver citato gli artisti sbagliati, Alen riesce a mostrare un nuovo pop, un nuovo r&b, insomma, qualcosa di nuovo che non è semplicemente sputare parole su un beat, creare un qualcosa che potrebbe migliorare col tempo, perfezionando stile e metriche. Alen dimostra un’ottima maturità, non stereotipata, che potrebbe accattivare un’ottima fetta di ascoltatori, anche giovanissimi.
L’artista ha davvero autostrade aperte, spianate e noi speriamo che la sua musica, il suo “Black” e la sua essenza possano arrivare dove devono arrivare.
Infatti, capita sempre meno spesso d’incontrare artisti che piacciono a prescindere dal genere. Alen riesce ad essere trasversale, riesce a far innamorare il proprio pubblico ed accattivare pure i più scettici, con la potenza delle parole e del cuore. Tutto ciò che possiamo augurare all’artista è di fare sempre buona musica e dei lavori mai lasciati al caso. Alen ha del potenziale (l’abbiamo già detto?) e siamo contenti di poter incoraggiare un’artista del genere. Black sarà sicuramente un album di passaggio dove qualcosa dovrà essere sicuramente modificato. Attendiamo un EP composto da quattro/cinque mine esplosive magari molto diverse tra di loro per capire inoltre come Alen sia capace di sperimentare e contaminarsi. Restiamo in attesa, ad maiora!
P.s. Ascoltate Black, non ve ne pentirete e se ve ne pentirete, chiedetevi perchè! Ci sarà sicuramente un oscuro motivo.
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