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Andrea Di Donna si racconta!

andrea su sfondo cielo azzurro

Abbiamo intervistato Andrea Di donna in occasione dell’uscita del suo ultimo singolo “Cerchi lei”. Questo il risultato della nostra chiacchierata, buona lettura e buon ascolto!

Ciao Andrea, benvenuto. Da poche settimane è uscito il tuo nuovo singolo “Cerchi lei”, cosa ti aspettavi da questo brano e cosa, invece, non ti aspettavi? Sei felice?

Ciao ! Sono molto contento che la canzone sia stata apprezzata, soprattutto perché tutti mi hanno scritto o detto di averci visto cose molto simili a quelle che ci vedo io.

Hai scritto questo brano tra aprile e maggio 2020 ma esce solo ora, nel 2022. Come mai questa scelta? Questo era il momento giusto?

Si, lo è. Un giorno di fine agosto mi sono alzato dal letto e ho scritto all’ufficio stampa e alla distribuzione che semplicemente ero pronto per farla uscire. Però va specificato anche che se la scrittura del brano è avvenuta nella primavera del 2020, la versione ufficiale è stata incisa un anno e mezzo dopo, a Palermo.

È stata questa versione palermitana a convincermi. Quella precedente, che avevo abbozzato per non smarrire la memoria del brano appena nato, non sarebbe stata adatta ai tempi. Stessa cosa vale per Fulmine, registrata anch’essa alla fine dell’anno scorso, ma scritta un anno prima (nel 2020). Entrambe risentono l’effetto di nuove influenze. Inedite tensioni crescono nel mondo e comunicano attraverso la musica attuale un senso di “prepotenza”. Nel rap/pop contemporaneo questo è evidente. Quando un anno fa ho deciso che volevo andare a Palermo a registrarla da Fabio Rizzo (lo stesso che ha collaborato alla realizzazione di tutti i miei singoli finora pubblicati) l’ho fatto perché sentivo che la canzone iniziava ad uscirmi in modo diverso, non la cantavo più con quella delicatezza originaria, ma la fiondavo contro le pareti bianche del salotto come a desiderare che qualcosa di impossibile potesse accadere. E’ stato questo farmi capire che la canzone era pronta, anche se poi l’ho pubblicata un anno dopo. Ma secondo me oggi va anche meglio che prima.

Definisci la vita come una “galleria di immagini in movimento dove nessuna delle quali è capace di stare al proprio posto”. Ti è mai capitato, invece, di avere un’immagine della tua vita che è capitata nel momento e nel posto più giusto?

Si mi è capitato, tutte le volte che sono stato capace di innamorarmi e di colpire la persona che mi piaceva. Ma credo che il momento siamo noi a crearlo, e se non è lo stesso per l’altra persona non conta tanto che la coincidenza sia venuta a mancare, quanto che in noi ci sia energia a sufficienza da ripartire. Non sono mai stato davvero bene per qualcosa che mi è capitato e basta, il benessere si conquista con il lavoro. Nel momento in cui quella sera all’aeroporto di Palermo, ascoltando Cerchi lei da poco prodotta, ho pensato che la vita fosse una galleria di immagini in movimento fuori posto, in realtà mi sentivo bene, pur non essendo in grado di mettere nulla al suo posto. Anche io ero fuori posto, ma l’idea di aver prodotto una canzone così bella insieme a Fabio mi faceva sentire perfettamente capace di affrontare certe difficoltà che stavo vivendo.

Vai alla ricerca di una spontaneità nascosta… quanto è importante per te essere veri, senza filtri?

Importantissimo, fondamentale, ma oggi sento che non lo si può essere nella vita quotidiana come quando avevo vent’anni. Ricordo che alla fine degli anni zero (2008 – 10) era consentito assumere atteggiamenti fuori dalle righe, venivi anzi spesso considerato geniale. Oggi sono tutti più attenti a non sputtanarsi, a non compromettere la propria immagine pubblica. In compenso però la musica racconta più sensibilmente di prima certi meccanismi affettivi e psicologici, e quindi penso che se prima volevamo tutti fare i matti dipendeva dall’insofferenza legittima per un mondo dello show business non ancora così profondo e umano. Oggi invece i piani si sono ribaltati: per arrivare li e dire qualcosa di matto e complesso devi essere sobrio.. oo.. ooppure certo fare qualche cosa di assurdo che venga notato e che allo stesso tempo abbia stile. E’ complicato, forse sto dicendo una marea di cazzate, ma stasera la vedo così

E invece il tuo verso preferito di “Cerchi lei?”

“Che quando mi guardi divento profondo

Progetti futuri?

Mi piacerebbe fare un film con una colonna sonora Rap. Ascolto molto il rap in questo periodo, mi aiuta ad avere coraggio in un mondo nuovo, dove c’è bisogno di parole e di onde d’urto.

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Andrea Di Donna – Cerchi Lei
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