Claudio Palumbo
Abbiamo recensito l’ultimo album del cantautore catanese Claudio Palumbo. Queste sono le nostre impressioni sul suo ultimo lavoro discografico “Blank Iugoslavia”.
Molte volte ci si trova a discutere se sia meglio suonare in gruppo, in una band, oppure se scegliere la via del cantautorato. Claudio Palumbo, da Catania, ha scelto quest’ultima, dopo aver avuto un’esperienza tendenzialmente complessa con la sua prima band, i Perky Pat. Palumbo inizia così a lavorare in proprio, il suo primo lavoro fu registrato proprio nella sua abitazione, stiamo parlando di “Fa’ che mi spii dalle finestre”. Inizia successivamente a girare per la Sicilia, mostrando la sua impronta punk nei suoi brani, riuscendo a creare uno stile proprio. Prova ancora una volta a formare una band e ci riesce, si tratta degli Almon Ice Director, con la quale registra un Ep, prima dello scioglimento. Il destino di Claudio Palumbo sembra segnato: fare il cantautore. Registra infatti il suo secondo album da solista, ovvero “Ci scoglionammo a stento”, con la Zen Arcade. Claudio non accantona il suo “essere punk” e insieme a Davide Iannitti e ad altri ospiti inizia le registrazioni di “Blank Iugoslavia”, album del quale parleremo oggi. Questo lavoro esce per la Golden Catrame, in autoproduzione e soprattutto in autofinanziamento attraverso una raccolta fondi. “Blank Iugoslavia” presenta 13 tracce dal suono molto grezzo, stiamo parlando di un “punkautorato” a tutti gli effetti. “Alghe” parla della gioventù di oggi, priva di valori e l’autore stesso sottolinea di non stupirsi più di nulla. Musicalmente un classico pezzo punk che esplode nel ritornello. “Sentimiento Alieno” si presenta con suoni quasi psichedelici, voce molto rude e che quindi non abbandona affatto il punk, come possiamo notare nel ritornello, dove il “disagio” di Palumbo viene messo in risalto.
Nel complesso Blank Iugoslavia è un album da saper ascoltare, ed è anche figlio di un introspezione, ma non solo, poiché fuoriesce la rabbia per il fallimento della società odierna. Da apprezzare anche la volontà di Claudio e dei suoi colleghi nell’aver mostrato serietà e volontà in questo progetto, arrivando al punto di mettere del proprio in tutto e per tutto. Bisogna essere davvero incazzati per ascoltare Blank Iugoslavia, ma presumo che oggi lo siamo un po’ tutti.
Voto: 7/10
Tracklist:
L’età del bronzo
Hitler da piccolo
Alghe
Nevvero
La Madonna è mia
Senile
Sentimiento Alieno
Basmati
Hey Gesù
Quel pulcioso martedì
Un raggio di luce m’illuminò il gomito
Ponzio
Quattro
Golden Catrame YouTube Channel