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Colin Clegg – The Mirror (Recensione)

Immaginate di stare in una stanza, con le finestre aperte ed il vento freddo della Scozia che vi scombina le tende, immaginate il rumore del mare, l’odore di salsedine che si attacca ai capelli, la frenesia del porto di Genova, in lontananza un ragazzo che canta.  L’immensa e intoccabile tradizione cantautorale scivola tra le dita come un nastro, purtroppo la si tocca appena, forse per l’ostacolo della lingua, senza tanti preamboli Colin Clegg confeziona il suo primo album “The Mirror” dopo diversi anni di esperienze on the road che l’hanno portato da Londra, a Genova e Ginevra. L’album composto da dodici brani intavola una spiccata sincerità, è un album descrittivo capace di trasportarti in luoghi e sensazioni vissute, uno specchio appunto dove ci si esamina, consapevoli incoscienti della vita che ti passa davanti. Atmosfere calde spezzate da una voce graffiata in “Salzburg”, ballata dolce impreziosita dal suono della viola di Giulia Ermirio che accompagna Colin per quasi tutti i pezzi dell’album. Struttura e scelta di suoni interessante per “Early April Day”, a metà dell’opera si verte verso un costrutto più complesso che mi auguro di trovare nei prossimi lavori dell’artista. In conclusione l’album risulta essere a tratti un po’ acerbo, è pur sempre il suo primo lavoro, “classico” e poco navigato, non mancano le piccole perle, ma credo che dovremmo aspettare un successivo lavoro in studio per godere appieno delle capacità esecutive e liriche dell’artista.

https://www.facebook.com/colincleggsolo/
https://www.youtube.com/watch?v=puszu7PSRSo

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