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“Come Cani Per Strada” – Mosè Santamaria

“Come Cani Per Strada” di Mosè Santamaria ad un primo ascolto appare come un’impresa ostica da affrontare, anche la seconda o la terza volta che si tenta un approccio. Il disco è composto da sette brani, alcuni già pubblicati altri nuovi, ma che ben si amalgamano tra di loro, componendo un disco che appare finito e concreto. I testi e la lirica sono volutamente ricercati, anche troppo e a tratti rischiano di sfociare nel tedioso e nell’assurdo, alla ricerca della rima ad ogni costo, a pagarne le conseguenze però è l’ascoltatore più attento che non si ferma in superfice. Cavalca troppo l’onda delle ricerca della “mindfullness”, non si cura di altre realtà ed elenca una serie di massime che viene da chiederci:-Giuste per chi?.

I richiami sono quelli del dance un po’ anni 80 con un pizzico di elettro-pop 2010, un pizzico di un Alan Sorrenti dei primi anni, niente brilla per unicità o graffia per trasgressione, solo una flebile scintilla per “Skinny” che è l’unico brano adatto al presente. Purtroppo a parer nostro è un’ occasione mancata per Mosè Santamaria, già noto ai più del settore per aver partecipato al Premio Tenco nel 2016, candidato come miglior opera prima, questa nuova uscita un po’ soffre il paragone con le sorelle maggiori e di conseguenza risulta capricciosa ed autoreferenziale ma soprattutto all’ombra.

Tracklist

1- Intro
2- Come Un Buddha Sotto Un Fico
3- Occhi Nudi
4- Skinny
5- Yoko Ono
6- Festival Bar
7- Epitaffio

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Come Cani Per Strada copertina disco Mosè Santamaria immagine dipinto con cane randagio
Come Cani Per Strada – 1
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