Davide Messana, musicista siracusano. One Man Band partito qualche tempo fa con la sua chitarra in Repubblica Ceca. Lì è nata la magia del fingerstyle! Ecco la nostra intervista!
Davide Messana, come si ci sente ad essere un siciliano all’estero sia dal punto di vista umano e successivamente dal punto di vista artistico?
Mi sento molto soddisfatto della scelta che ho fatto 5 anni fa. Praga e’ il vero cuore dell’Europa, il punto in cui l’est e l’ovest si incontrano e dialogano. Sono una persona estroversa e curiosa e quest’ambiente multiculturale mi permette di crescere culturalmente e socialmente. Conosco persone da quasi tutti i paesi europei ed asiatici. Cio’ apre la mente e allarga gli orizzonti.
A Praga ho la possibilità di esibirmi live in numerosi contesti, dal “classic” pub, cafeteria o club, a musei, gallerie d’arte e cinema. E’ inoltre grandioso poter collaborare con musicisti provenienti da altre realtà europee o asiatiche.
Ho comprato la mia prima chitarra a 15 anni. Volevo suonare del grezzo rock’n’roll anni ’50 come nel film “Backbeat” (1994) ed andare in giro con un giubbotto di pelle nero. Ho iniziato da autodidatta ma per due anni ho studiato improvvisazione rock-blues col maestro Giuseppe Cristaudo (No Fear, Cristaudo Trio) ed ho migliorato la mia tecnica. Nel 2000 ho formato la mia prima band, gli Slide, dove suonavo come chitarrista solista e ritmico. Nel 2008 è iniziato il progetto con I MAQUEDA, una rock/blues band con musicisti molto validi e professionali. Ci esibivamo spesso dal vivo ed avevamo un buon seguito. Quest’esperienza è terminata nel luglio del 2010 dopo il mio trasferimento in Rep. Ceca, a Praga.
Com’è nato il tuo progetto solista e perchè il fingerstyle?
Il Fingerstyle è una delle più impegnative e remuneranti sfide musicali per un chitarrista. Suonare in una band dove sei l’unico componenente, senza l’aiuto di alcuna effettistica, richiede molta concentrazione, una buona tecnica e ore di studio costante ma regala grosse soddisfazioni. Ma sopratutto mi permette di veicolare emozioni e stati d’animo attraverso quel linguaggio universale che è la musica. Questa, secondo me, è la missione di un musicista che non deve fermarsi ad un puro intrattenimento del pubblico. La musica non ha bisogno di parole o poesie per comunicare un messaggio. Durante alcuni live con il mio fingerstyle show in Russia o in Rep. Ceca ho visto delle persone commuoversi dopo l’esecuzione di due dei miei brani strumentali, Here, I am e Dreaming memories. In entrambe la musica parla di come l’amore riesca sempre a soppravvivere alla morte. Nostalgici, ma con in fondo sempre una speranza. La musica è riuscita a collegare sulla stessa lunghezza d’onda il musicista e quelle persone del pubblico. Una grande soddisfazione.
Parlaci dei tuoi progetti futuri, di come vuoi muoverti nell’ambiente Ceco e se hai intenzione di pubblicare un album o continuare in versione duo.
In un ipotetico futuro c’è la possibilità di un tuo ritorno in Sicilia? Pensi che questa terra come tutto il nostro Paese abbia prospettive per un futuro migliore?
Sono orgoglioso delle mie radici e sono un convinto siciliano ed europeista. Ma vedo il mio futuro qui, lontano dalla nostra Sicilia. Da quando mi sono trasferito, mi pongo sempre una domanda: come viene percepita la Sicilia ed il suo popolo? Sfortunatamente gli stereotipi culturali danno una visione della Sicilia come terra di mafia e molti pensano che la maggioranza dei siciliani siano dei mafiosi. Come siciliano all’estero ho il dovere morale di raccontare che la Sicilia è una terra ricca di storia, di tradizioni culinarie, di cultura con una bellissima lingua, il Siciliano, frutto di una convivenza multiculturale secolare. Raccontare le storie dei nostri eroi antimafia e dimostrare con il loro esempio che ci sono moltissimi siciliani onesti che combattono per la legalità e per un futuro migilore. Ne parlo spesso anche durante i miei concerti, prima di dedicare un brano agli eroi caduti per mano della mafia e degli apparati deviati e corrotti dello stato italiano. E con la stessa passione mi sento europeo.
La nostra generazione ha la fortuna di poter lavorare e viaggiare in Europa senza vincoli. Cosa significa oggi essere europei? Significa confrontarsi alla pari con altri giovani di 28 paesi diversi, capire i loro punti di vista, la loro storia le loro tradizioni e mischiarle con la nostra. Non c’è un migliore, c’è solo un diverso che ci arricchisce. Noi expats europei, abbiamo anche un altro compito importante: creare l’Europa dei popoli, dove ognuno possa portare il suo diverso background culturale e possa confrontarsi alla pari con gli altri europei.
Sul futuro del nostro paese non riesco a fare delle previsioni. Sicuramente, per uscire da questa crisi sociale, culturale ed economica ci vuole un impegno costante e persone motivate a perseguire questo obiettivo.
I saluti di Davide Messana per Aretusea Magazine
Ringraziamo Davide Messana per la sua disponibilità e vi lasciamo qualche link per seguire i suoi concerti ed ascoltare le sue composizioni.
Pagina Facebook: Davide Messana
Website: davidemessana.wix.com/guitar
Youtube channel: Davide Messana
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