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Dills si racconta

Dills foto di ragazzo

Francesco Di Lernia, noto anche come Dills, è un cantautore originario di Bari, Puglia.

Ha lanciato la sua carriera musicale tra il 2021 e il 2022 con tre singoli: “Pensieri”, “Diamanti” e “In itinere”, tutti inclusi nel suo primo progetto “Kintsugi”, che comprende anche tre brani inediti e ha accumulato oltre 100.000 stream.

Nel 2023, Dills ha proseguito con la pubblicazione di nuova musica, rilasciando i singoli “Parole” e “+POP”. Di recente, ha presentato un altro singolo chiamato “Fry e Leela”, ispirato alla famosa coppia della serie animata Futurama.

Dills si distingue per il suo stile urban e la sua abilità nell’integrare riferimenti culturali con un suono moderno e accattivante.

L’INTERVISTA

Ciao Dills, prima di tutto come stai?

Ciao, in questo periodo sto abbastanza bene, o almeno meglio del solito (per fortuna). La musica aiuta molto, nel mio caso, ad alleggerire i pensieri.

Dicci di più sulla costruzione di questo ep e come ci sei arrivato.

⁃ Certo, l’EP nasce più da un bisogno che da un progetto discografico. La prima traccia che ho scritto è stata “Walzer” – scritta alla fine del 2022 e registrata a maggio del 2023 – seguita da “Urano”. Dopodiché ho notato un legame, forte e profondo, tra i due pezzi e ho capito subito che in quel momento mi sentivo connesso al mondo, alle persone che mi circondavano e alla mia musica, in un modo diverso dal solito, più solido. Da lì in poi ho scritto “Fry e Leela” e “BOE”, in periodi più felici e meno felici del 2023, e per finire ho scritto “Connessioni”, che racchiude tutti i momenti più importanti, emozionanti (in positivo e in negativo) ed intensi dell’anno che avevo vissuto, per questo motivo è la traccia intro dell’EP.

Cosa significa per te “Walzer” e che mondo si cela dentro esso.

Come ti dicevo, “Walzer” è la prima traccia che ho scritto e ha un significato e un valore molto importante per me. La canzone parla del primo incontro tra mia nonna Francesca e mio nonno Francesco, anche se in maniera più romanzata, ed è una delle storie che più volte mia nonna mi ha raccontato nel corso degli anni. Per cui, quando purtroppo è venuta a mancare, mi è venuto istintivo pensare che sarebbe stato stupendo raccontare la loro storia al mondo, cosicché non finisse dimenticata e così da poter tenere vivo il ricordo di loro, per sempre.

Come è nato il progetto Dills e da dove nasce il tuo nome d’arte.

Il progetto nasce un po’ per gioco e un po’ per necessità, durante la prima quarantena del 2020 (anche se forse inconsciamente era già presente dentro di me), per mettere a nudo i miei turbamenti e i miei pensieri. Dopodiché si è sviluppato in maniera più o meno graduale e ho potuto dare voce a Francesco, e alle sue paure, in maniera più forte. Il nome d’arte invece è più che altro una storpiatura, negli anni, del mio cognome, che ho deciso infine di “americanizzare”: Di Lernia>Dilernia>Dile>Dills.

Quanto c’è di Francesco e quanto c’è di Dills in questo nuovo ep.

Credo che in questo EP, come in quasi tutte le canzoni precedenti, Francesco e Dills collaborino per dare parole e voce: Francesco è il “cervello”, Dills il “braccio” – in questo caso la “voce”.

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