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I Topi Non Avevano Nipoti..da Roma!

I Topi Non Avevano Nipoti..da Roma!

Siamo andati a farci una gitarella virtuale a Roma ed abbiamo scoperto che anche lì “I Topi non avevano nipoti” ed hanno fatto pure un album! Li abbiamo intervistati per capire meglio la loro storia, senza trappole!

Quando è arrivata la mail del vostro ufficio stampa ed ho letto “I topi non avevano nipoti” sono rimasto abbastanza stupito! Lo so che può sembrare banale fare sempre la solita domanda come prima, ma… i topi non hanno veramente nipoti? Cosa significa?

E’ un nome palindromo, ha lo stesso significato anche se letto da destra a sinistra. E ora chi non lo sapeva prima è in uno stato di shock, come lo è stato per noi la prima volta! Simboleggia la follia e l’armonia allo stesso tempo, per noi è speciale.

Raccontateci come vi siete conosciuti e com’è nata la vostra avventura, avete subito avuto l’intenzione di fare un progetto serio o avete cominciato per sbaglio, scherzando e con zero pretese?

Venivamo tutti da progetti precedenti, di quelli un po’ svogliati, e abbiamo deciso di intraprendere sin da subito un progetto serio, che desse qualche emozione in più all’ascoltatore e speriamo di esserci riusciti.

Il vostro disco è entusiasmante, sarà che ho venticinque anni e mi sento molto vicino a voi ed al vostro genere, ascoltandovi ho ripensato al passato, agli anni novanta ed una certa nostalgia mi ha inondato. Com’è avere trent’anni oggi secondo voi?

Avere trent’anni oggi è una spada di Damocle, non lo neghiamo. Passi da un’adolescenza molto lunga in cui tutto scorre, affascinante e semplice, a un’età adulta in cui ti scontri nel fare delle scelte, nel porsi degli obiettivi, e nel valutare quanto questi possano realmente costarti.

Ascoltando il vostro sound mi son venuti in mente un po’ di “La fame di Camilla”, “Finley”, “Le Vibrazioni” il tutto accompagnato da sonorità British. A chi vi ispirate? Quali sono le vostre influenze musicali? Perdonatemi in anticipo se ho citato band che odiate!

Perdonato, ma solo per questa volta! I nostri ascolti sono molto vari, come dicono il 90% delle band di oggi, ma negli ultimi anni ci siamo interessati al panorama indie italiano ed internazionale, fino a volerne far parte a tutti i costi. Poi si sa che anche gli ascolti di cui più ti vergogni fanno parte di te, e di questo ne andiamo vergognosamente fieri!

Siete di Roma, com’è per una band nascere in una città così grande e piena di fermento artistico? Ci sono possibilità per le band emergenti di avere una buona visibilità? La concorrenza è agguerrita? O si da più spazio a cover band e simili?

Non ci sentiamo di far parte della lotta con le cover band, è un meccanismo tanto consolidato che è inutile offendere l’etica artistica di alcuni gestori di locali. Più che altro stiamo lottando per farci il nostro spazio, sappiamo quanto è difficile ormai, ma non ci diamo per vinti, mai. I locali che danno priorità a gruppi con canzoni inedite sono pochi, ma a nostro parere sono anche pochi i gruppi che realmente provano a scrivere canzoni inedite con un loro stile.

Avete in mente di partire in tour e magari di passare per la Sicilia?

Stiamo organizzando delle date live per sponsorizzare il nostro primo album, e la Sicilia è una regione fantastica…Ci daremo da fare, promesso!

Se vi chiedessi: “Quale segno vorreste lasciare con la vostra musica”, cosa vi viene in mente?

Vorremmo lasciare solo delle emozioni, detta così sembra una cosa semplice, ma è la nostra massima aspirazione.

Cosa ne pensate della scena “indipendente” Italiana? Ovvero di tutti quei gruppi che cercano di andare avanti nella scena musicale con piccole realtà discografiche e non con delle major. Volete citare qualche nome?

Ci sono molti gruppi che valgono, e che hanno semplicemente cercato una strada alternativa alle major che non gli permettono di esprimere loro stessi. Noi facciamo ogni mese il pieno di live della scena, perché sono veri e capisci quanto abbiano lottato per ottenere una visibilità che per altri artisti è una cosa piuttosto semplice. Non ci perdiamo un live di I Ministri, Fast Animals and Slow Kids, Gazebo Penguins, ma apprezziamo anche Zen Circus, Le Luci della Centrale Elettrica e tanti altri.

E’ vero che siete usciti da poco con il vostro album, ma state già pensando al prossimo futuro? O vi godete un po’ di recensioni positive da parte della critica che ho visto stanno arrivando!

Questo è un momento bellissimo per le recensioni, e ne siamo veramente contenti, ma il nostro obiettivo è suonare live e sbattere in faccia al pubblico quello che siamo e vedere la reazione che fa.

Grazie per la vostra disponibilità e speriamo di vedervi presto in Sicilia per qualche concerto, volete ringraziare qualcuno in particolare o mandare qualche saluto?

“Saluto tutti quelli che mi conoscono!” e tutte le persone che hanno contribuito a questo primo, per noi grande, risultato. Se volete rimanere aggiornati seguiteci sulla nostra pagina Facebook: I topi non avevano nipoti

Ringraziamo I Topi non avevano  nipoti direttamente da Roma, lasciandovi un po’ di link utili per l’ascolto:

Album streaming I topi non avevano nipoti

I Topi non avevano nipoti – Le cavie

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