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Il Branco Barracuda – Rurale (Recensione)

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Spesso e volentieri quando si ascoltano ancora certe sonorità non si può far a meno di far pagaroni. Pinguini tattici nucleari? La fame di Camilla? Lo Stato Sociale? Le Luci della centrale elettrica? Probabilmente sono i primi nomi quando qualcuno pronuncia la parola “indie”, ma ciò che è stato ormai è stato ed è un capitolo chiuso. Ciò che sarà invece porta il nome de Il Branco Barracuda, una band bresciana che sembra avere le idee chiarissime su ciò che è e sulla propria musica. “Rurale” è il loro secondo album. Un disco che porta dentro di sé una versione migliore di tutto ciò che vi abbiamo detto prima a partire dal loro singolo “Estate artica” che difficilmente va via alla testa (no davvero, ascoltatela e fateci sapere) per poi passar a “Lothar” il loro secondo singolo che ha anticipato “Rurale”.

Cosa aspettarci da “Rurale”? Un bel disco, ben fatto, ben ideato, originale, ascoltabile in qualsiasi momento ed in ogni dove che ci restituisce il sorriso dopo anni di trapper, rapper e musica riscaldata. Diciamocelo chiaramente, un disco per persone mature che hanno vissuto certe esperienza ed una crescita che fonda le sue radici in ciò che è stato indie. Il Branco Barracuda è così, una bella botta, un pop che non si disprezza con schitarrate messe qua e là che aggiungono al tutto un significato in più.

“Rurale” è un gran bel disco, tenetelo stretto a voi, davvero e se non potete averlo (sacrilegio) consigliatelo ad amici, ascoltatelo la domenica in auto (ma anche gli altri giorni), mettetelo nelle vostre storie di Instagram, fateci un balletto su tiktok (tanto sappiamo che se siete qui siete troppo vecchi per tiktok, quindi tranquilli), insomma, godetevelo, perchè è ciò che vorrebbe la band ed andate ai concerti, che torneranno, prima o poi, ovunque, come la bella musica.

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Il Branco Barracuda -1
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