Il nuovo lavoro di Max Deste è un disco pop dalle sfumature leggere con diverse contaminazioni relative a differenti mood e generi differenti. Il disco “Ok silenzio” rispecchia le intenzioni dell’artista e dimostra una determinata maturità (probabilmente derivante dalle passate esperienze dell’artista stesso). Il sound è omogeneo e non presenta particolari picchi o discese sonore, tutto scorre in maniera lineare. In questo concept album sulla condizione di crisi antropologica dell’uomo contemporaneo, in cui vengono cristallizzati dieci momenti della sua quotidianità, Max prende in esame la realtà per come essa si presenta ad una mente che per qualche attimo è sveglia, vale a dire pienamente presente e consapevole, non distratta da pensieri, ricordi e sentimenti negativi. In questi stati di “illuminazione”, seppure discontinui e di brevissima durata, il praticante intuisce la natura impermanente, illusoria e ciclica della vita, sperimentando l’emergere di uno stato di gioia primordiale, incondizionato, duraturo. Ciò che si può evidenziare all’interno del lavoro è una continua ricerca di sé ed una scoperta molto importante per l’autore, che tramite la musica riesce a trasmettere messaggi, emozioni e consolazioni ai propri ascoltatori, un vero e proprio tumulto che non si può fermare solamente con l’ascolto del disco. Sul piano musicale, infine, la generale impostazione elettropop d’autore risulta sapientemente contaminata da venature dance, folk, rock, funk e gipsy, in un costante dialogo tra brillanti chitarre e sintetizzatori analogici, che accentuano le molteplici atmosfere evocate dai testi. In conclusione “Ok silenzio” è un disco da prendere con massima attenzione, senza però stare troppo a pensare a ciò che si sta ascoltando, altrimenti si rischierebbe di non poter godere a pieno dell’arte di Max Deste. Un disco da assimilare e metabolizzare lentamente, molto lentamente. Buon lavoro.
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