Il Primo Maggio siracusano si sa non spicca di certo di nomi illustri del panorama musicale italiano, ma da anni si cerca sempre di creare una scena degna per una crescita esponenziale di questa manifestazione. Quest’anno abbiamo il piacere di raccontarvi com’è andata!
Dopo due edizioni rispettabilissime e fantastiche del Primo Maggio siracusano alla Balza Akradina, quest’anno il Comitato attivisti Siracusani di Salvatore Russo ha avuto la brillante idea di organizzare la festa dei lavoratori a Piazza San Giovanni, coinvolgendo Silvio Vintaloro, consigliere circoscrizionale e musicista. Proprio sulla base di questo, Vintaloro si è improvvisato “responsabile artistico” e ha contattato varie band locali che si sono dimostrate sin da subito disponibili a contribuire musicalmente al Primo Maggio. Salvatore Russo e Silvio Vintaloro hanno coinvolto inoltre la CGIL di Siracusa, l’Unione degli Studenti, la Rete degli Studenti medi, Amnesty International ed altre associazioni attive sul territorio. Le difficoltà sono state parecchie, dalle questioni logistiche al meteo, ma tutto questo non ha fermato gli organizzatori della giornata che sono stati operativi dalle prime luci del giorno fino alla fine. Da segnalare l’impegno e la disponibilità di Simone Giorgianni e Simone Liuto, che si sono occupati del service e della backline, senza di loro nessuna band sarebbe potuta salire sul palco ed esprimere la propria musica. Ma passiamo ai momenti della giornata: la mattina è stata dedicata interamente a interviste nei confronti delle varie associazioni socio-culturali e non solo, successivamente si è tenuto l’intervento da parte di Valeria Costa, dell’Unione degli Studenti che ha sottolineato come questo governo sia ben lontano da studenti e lavoratori, dello stesso parere è Marco Blandini della Rete degli Studenti Medi che ribadisce il concetto aggiungendo che lavoratori e studenti dovrebbero unirsi nella lotta per i diritti. Alle 16 i Radiofreccia hanno aperto la parentesi musicale della giornata con i più grandi successi di Ligabue coinvolgendo pienamente il pubblico, dopo è stata la volta di Alessandro Attolini che dopo tre pezzi da solista ha dato il via all’esibizione con la sua band, ovvero i Jam. Anche loro hanno coinvolto il pubblico con alcune cover principalmente pop/rock e con un inedito. Si prosegue con il duo acustico formato da Maria Giambruno e Giampiero Nassi che hanno deliziato il pubblico con dei brani in chiave acustica, tra cui la famosa “Hallelujah”. Break musicale: interviene la CGIL con delle proiezioni e con degli interventi riflessivi sulla giornata dedicata ai lavoratori, per il segretario Paolo Zappulla infatti il Primo Maggio debba servire da riflessione per tutti coloro che hanno perso il lavoro e per tutti quei giovani che ancora non l’hanno conosciuto. Si riprende con il live show: è il turno dei Neogrado, tribute band degli U2, un sound ben curato che ha fatto rivivere i più grandi successi della band di Bono Vox. Dopo i Neogrado, ecco salire sul palco un gruppi di ragazzi giovanissimi ma veramente bravi e con una cultura musicale veramente alta nonostante l’età, si tratta de “Il Bivio”: varie cover blues rock arrangiate in chiave fusion\jazz con qualche spruzzatina di funky con tanto di clarinetto compreso nella formazione! A chiudere la serata due band, entrambe con voci femminili. Prima i Synergy Beat con loro pop/rock e infine gli OnTheFly, da Bill Withers ai Police. La giornata si è conclusa con qualche goccia di pioggia nel finale, ma che fortunatamente non è aumentata e ha permesso di proseguire con i lavori. Un Primo Maggio in piccolo ma che vede comunque l’impegno di soggetti disposti a valorizzare l’aspetto musicale della città.
Di seguito una piccola considerazione di Silvio Vintaloro: “Siracusa è una città dove esteticamente la cultura e l’arte ci sono..ma interiormente? Mentalmente? Purtroppo no. O meglio, in pochi credono nel valore della nostra città, specialmente nel valore della musica e del contribuito che quest’ultima potrebbe dare. E’ vero, magari la maggior parte preferisce un determinato genere di musica rispetto ad un altro, ma è pur sempre musica e non si può vietare all’ascoltare di preferire un genere ad un altro. C’è da dire però che un po’ di “educazione musicale” non farebbe male all’ascoltatore siacusano, per questo continuerò ad impegnarmi per far sì che a Siracusa si valorizzino i talenti, soprattutto quelli nascosti e che comunque anche grazie ad Aretusea Magazine sono usciti fuori o quanto meno sono stati valorizzati. E’ proprio questo che serve a Siracusa..persone appassionate di musica disposte a mettersi in ballo. Una città non può sottovalutare la musica, che sia hip hop o rock, bisogna credere nei talenti e stimolarli a crescere musicalmente. Sulla base di questo, nel mio piccolo..io ci provo!”