Rock the Targia, appuntamento con la musica live di spessore a Siracusa con due cantautori d’eccezione: Alessio Bondì e Stefano Alì. Musica, buon cibo, ottimo vino nella cornice delle Cantine Pupillo. Questa la nostra esperienza!
Il Rock the Targia (Spring edition) si consolida come un appuntamento fisso con la musica di spessore e di qualità, in un ambiente come quello siracusano in cui tutto, culturalmente parlando, sembra scarseggiare. I due appuntamenti primaverili prevedevano due cantautori che con i rispettivi progetti sono in giro per l’Italia (e non solo) da un bel po’, parliamo di Alessio Bondì e Stefano Alì; il primo proveniente dalla parte opposta della Sicilia (Palermo) ed il secondo figlio della nostra Siracusa. Cominciamo dal primo appuntamento, Alessio Bondì si presenta in trio ed il suo folk siciliano ci smuove un po’ e fa venire voglia di ballare con una certa leggiadria. I momenti intimistici e romantici non mancano, la serata è una festa ed Alessio ne è sicuramente il protagonista indiscusso, le sue doti tecniche erano già ben note, ma vederlo dal vivo, ti fa capire chi sia questo ragazzo è quello che riesce a trasmettere con i suoi brani. Il secondo appuntamento vede invece esibirsi Stefano Alì, fresco di pubblicazione del nuovo album “Facciamo niente insieme” (Woodworm); in tour insieme a Davide Iacono (Veivecura) la sua performance è un bel miscuglio di cose, grazie anche al fatto che Davide sia un polistrumentista tentacolare che riesce a suonare due synth e una mezza batteria contemporaneamente. Gli arrangiamenti dei brani interessanti sanno dare un tocco in più alla performance e da ciò che è essenzialmente la musica cantautorale di Stefano Alì, che però, a differenza del primo appuntamento, non riesce a dare quell’impatto emotivo e quell’aria di festa che si era sparsa nell’aria. Infatti anche se la prima data del Rock the Targia era in un periodo più propenso per una maggiore affluenza, il secondo appuntamento vede di certo un numero minore di ascoltatori sia attivi che passivi. In ogni caso, Il Rock The Targia è una festa che non deve finire, non deve cessare e deve dare forti segnali ad una città che spesso e volentieri mostra segni di cedimento culturale da non sottovalutare. Supportiamo, supportate il Rock The Targia, anche voi, musicisti siracusani dal naso all’insù, che le stelle a volte non stanno in cielo ma sotto i vostri piedi, nella vostra città.