Mi è capitato di ascoltare un disco che potrebbe essere un libro. Certe volte capita al contrario, ma è proprio quest’esperienza distorta che ti fa apprezzare “Sotto Vuoto” di Alessio Vito.
“Sotto Vuoto” è un flusso di coscienza, di esperienze, come quando mentre ti capita qualcosa pensi alla colonna sonora perfetta di quel momento, bene il disco è questo una colonna sonora in musica e parole, un libro di lettere d’amore e d’odio che prende forma.
“Settembre” singolo che ha anche anticipato l’uscita del disco, è un ballad perfetta per le giornate autunnali, atmosfere folk lasciano alla fine del brano spazio ad una chitarra quasi dal piglio grunge che sporca il brano, a volerlo allontanare dai canoni della canzone d’amore, a renderlo più credile.
Si sentono tante influenze, tanti colori, le canzoni d’autore il folklore, ma soprattutto la prosa è la protagonista centrale del disco, non potrai lasciarlo in sottofondo, ha bisogno di un’ascolto attento per essere assaporato e poi digerito.
Degno di nota è il brano “Aria Respiro”, strizza l’occhio alle più vecchie sonorità di Riccardo Cocciante e alla nuova scuola degli Afterhours, ha una costruzione interessante e un’amabile linea di sax.
Il disco si chiude con “Canzone Scritta Male”, si è finalmente catapultati nell’atmosfera intima di uno studio di registrazione arrangiato in casa, dove da padrone fa l’atmosfera calda e familiare che solo un posto che conosci davvero e dove ti senti completamente a tuo agio sa darti.
Il disco è senza fronzoli, senza imbellimenti, sincero, attitudine che poco resiste ai giorni di oggi.
TITOLI DEI BRANI
01 Settembre
02 Niente cinema
03 Fino in fondo
04 La Risposta
05 Firenze S. M. Novella
06 Canzone dell’attesa
07 Aria Respiro
08 Il Giorno dopo
09 Canzone scritta male