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Yatra – Behind the great disguise (Recensione)

Arriva dalla scuderia (R)esisto una nuova band dal sapore molto evanescente e catartico dal nome Yatra. Una band, quella appena citata, che non si pone limiti sonori e riesce ad infrangere il muro della propria consapevolezza sonora, arrivando a raggiungere  vette shoegaze/dreampop miste ad ombre scure e fittissime di darkwave ed alternative rock, scoprendo così, dove può arrivare una band con il proprio carattere e carisma estetico. Ogni brano ha un suo perchè ed è racchiuso all’intero della loro ultima fatica discografica intitolata “Behind the great disguise”. Un puzzle di emozioni e sensazioni che si sprigiona nota dopo nota e che dona all’ascoltatore la sensazione di non esser solo in un oceano di cantautori pop pieni di proiettili di plastica che non feriscono mai e che non danno mai la sensazione d’esser vivi, come fanno gli Yatra. In sostanza il disco potrebbe far storcere il naso a qualcuno che potrebbe accusare la band d’esser fuori tempo massimo, ma la domanda essenziale da porsi è “fuori tempo massimo per chi?”. Che ognuno faccia e suoni ciò che vuole e che gli artisti come gli Yatra siano liberi d’esprimersi adesso e sempre, finchè musica non li separi.

https://www.facebook.com/Yatra.band.5/

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